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collezionare: Emporio Armani Magazine

Nel 1988 Giorgio Armani ebbe l'idea davvero innovativa per i tempi, di pubblicare un proprio magazine di moda, un po' catalogo e un po' rivista, distribuito gratuitamente ai clienti dell'Emporio Armani.

Numeri monografici ognuno dedicato a un tema diverso. Protagoniste assolute erano le immagini, inframmezzate da interviste a personaggi famosi, reportage e racconti brevi. Il concetto era quello di trasformare il catalogo della collezione in qualcosa di nuovo e di diverso rispetto a un susseguirsi di abiti indossati da modelli in pose statiche, mostrare lo stile Armani trasferendolo in un contesto tematico reale, all'interno di una storia fotografica che coinvolgesse il cliente.

Un mezzo pubblicitario alternativo a quelli tradizionali che riuscisse a stuzzicare curiosità e interesse. L'operazione coinvolse i più grandi fotografi dell'epoca: Aldo Fallai, Peter Lindbergh, Jaques Olivar, Norman Watson, Enrique Badulescu, autori anche delle campagne pubblicitarie del brand. Una scelta accurata dei soggetti, delle modelle e dei modelli, contenuti nuovi e nuovi personaggi: attori come Justin Chambers, Chris Evans, Angie Harmon, Diane Kruger vennero proprio lanciati dal magazine.

Un melting pot tipico degli anni '80 e '90, in cui moda, musica, cinema, lifestyle e cultura pop diventavano inseparabili, creando una mescolanza di diversi linguaggi la cui rappresentante per eccellenza era Madonna, icona simbolo di quegli anni. Il magazine fu pubblicato fino al 1997 per un totale di 18 numeri.




A Settembre 2017, in occasione della presentazione della collezione SS 2018 e della riapertura a Londra dello store di New Bond Street, è stato pubblicato il numero 19 del magazine, un'edizione speciale intitolata “rEArranged”. Proprio come nel 1988, l'intento è stato quello di entrare in contatto con il pubblico attraverso un canale controcorrente rispetto alle modalità di comunicazione tipiche del social.

Le immagini stampate su carta, la cura dei dettagli e dei contenuti, riacquistano un valore aggiunto proprio nell'epoca in cui tutto è effimero e inafferrabile e dura lo spazio di un momento.



Pochissime sono le copie rimaste di questo catalogo/magazine e alcuni numeri, come il bellissimo numero 5 dedicato al cinema, sono praticamente introvabili.



Più che semplici riviste, dei veri e propri libri fotografici. Un must have assoluto!


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