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non solo food: esperienze nordiche
Uno dei migliori ristoranti del mondo raccontato in un volume bellissimo con novanta ricette dello chef Renè Redzepi direttamente dal menu del ristorante di Copenaghen; fotografie dei piatti ma anche immagini degli ingredienti e dei paesaggi nordici.

Noma. Tempi e luoghi della cucina nordica – Editore: Phaidon
La filosofia del Noma, ristorante elegantissimo ma non convenzionale, è già tutta nel nome: “nordisk” (nordico) e “mad” (alimento) nel segno della rinascita della cucina scandinava, danese, per la precisione. Aperto nel 2003 a Copenaghen, è rimasto nella stessa sede fino al 2017, quando sono stati avviati I lavori in una nuova location. Il ristorante ha riaperto un anno dopo sulla riva di un laghetto fuori dal centro della città all'interno di un vecchio deposito di munizioni ristrutturato da Bjarke Ingels, uno dei più talentuosi architetti del panorama internazionale. La sala è semplice ed essenziale, quasi spoglia, in legno con grandi vetrate che proiettano l'ospite nella natura circostante, in perfetto stile nordico.
Il complesso, che ricorda un piccolo villaggio danese, comprende la sala ristorante, la cucina e le serre dove vengono coltivati gli ingredienti utilizzati per le preparazioni, in nome di un “iperlocalismo” che ormai è diventato moda.
Questo significa che il suo menu è strettamente legato alla stagionalità dei prodotti e alle materie prime locali. Attualmente è diviso in tre stagioni: del mare, dei vegetali e delle carni. La vera peculiarità del Noma risiede, infatti, nella sperimentazione scientifica sugli alimenti e nelll'ossessione per la ricerca, la raccolta e l'uso di ingredienti selvatici grazie ai quali inventare piatti meravigliosi: alghe, bacche, fiori, ghiande, muschi e muffe frutto degli esperimenti sulla fermentazione condotti nel laboratorio attiguo al ristorante. Prenotare è una vera e propria impresa e si paga in anticipo. Se ci riuscite, nell'attesa (anche di qualche mese), potete acquistare il volume, mettervi alla ricerca degli ingredienti e tentare di riprodurre le ricette. Solo per veri maestri della cucina da non provare se non siete più che abili.
Un libro da regalare ai vostri amici, ma soprattutto ai vostri nemici (magari con l'autografo dello chef o una vostra fotografia sul posto), per dire io ci sono stato.
Solo un avvertimento. L'invidia è assicurata.





Immagini tratte dal volume