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passione Opera

Chi ama l'opera lirica non è solo un appassionato di musica. Ama allo stesso modo la musica e la rappresentazione scenica. Chi non ama l'opera lirica dovrebbe, almeno una volta, assistere a un melodramma e poi non ne potrà più fare a meno. Scatterà, inevitabile e folgorante, l'innamoramento.

A differenza della musica classica, l'opera non è scindibile dalla sua rappresentazione. E' uno spettacolo teatrale in cui orchestra, regia, scenografia, costumi, coreografie, cantanti e comparse, collaborano per dare vita a un'esperienza indimenticabile: una rappresentazione che coinvolge anche gli stessi spettatori che diventano parte della messa in scena.



La prima volta all'opera può essere un momento esaltante. Comincia con la scelta accurata dell'abito da indossare, il gusto di abbigliarsi per un'occasione speciale: elegante e ricercato, un po' eccentrico, per farsi notare anche da lontano. Segue l'arrivo al teatro e l'eccitazione di varcare i confini di un altro mondo. Gli ori, i velluti, le passamanerie, la decorazione dei palchi, il brusio di chi prende posto o scambia una chiacchiera, i commenti caustici sulle mise troppo bizzarre o, peggio, troppo banali, il sipario chiuso che cela la sorpresa dell'allestimento scenografico. L'illuminazione ovattata crea un'atmosfera fanè che accentua l'opulenza ostentata dell'ambiente. Poi le luci si abbassano e si spengono, cala il silenzio, il sipario si apre come in un incantesimo e il palco si accende. Il direttore d'orchestra fa un gesto e la musica riempie il teatro. L'emozione si rinnova ancora una volta: il trucco esagerato, le movenze enfatizzate e gli abiti sontuosi dei personaggi, l'ambientazione classica o di avanguardia, la bravura dei cantanti.



Come si possono trasportare le infinite sfumature di questa magia in un libro? E' molto complicato, ma qualcuno ci ha provato e il risultato è sorprendente.

Davide Pizzigoni, architetto, scenografo e costumista impegnato più volte nell'ideazione delle scenografie e dei costumi di produzioni operistiche internazionali, accompagna con i suoi disegni l'ascolto di quattro opere liriche: Carmen di Bizet, Il flauto magico di Mozart, Madama Butterfly di Puccini e il Rigoletto di Verdi. I volumi cartonati di grande formato sono pubblicati da Leonardo Arte con allegato il cd dell'opera.



Le illustrazioni sono suggestive come i fondali del palcoscenico. L'autore ha studiato in profondità le opere per riprodurre un po' delle atmosfere che si respirano a teatro. La pittura a olio in tinte forti e in contrasto, restituisce la passione e il dramma di amore e morte di Carmen mentre la riproduzione di decine di azulejos (le ceramiche tipiche della Spagna) creano un potente effetto scenico; i colori pastello simulano l'ambientazione bucolica e fatata de Il flauto magico; la predominanza del bianco, del minimalismo e del segno grafico nero richiamano la cultura giapponese della Madame Butterfly; le tonalità fosche e i toni cupi fanno presagire il destino tragico del buffone di corte Rigoletto e di sua figlia.

Ci si accomoda in poltrona, si fa partire il cd, si comincia a sfogliare le pagine e ci si lascia trasportare dalla melodia della storia narrata in musica.



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